Sanctorum. 5, 2008
Le devozioni nella società di massa
a cura di T. Caliò e R. Rusconi

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Oggetto di questo numero è il mutamento nella rappresentazione delle forme e delle manifestazioni della santità da parte dei mezzi di comunicazioni di massa che si affermano nel corso del Novecento quando alla letteratura agiografica di stampo più tradizionale si affiancano mezzi di propaganda che ad una maggiore efficacia persuasiva, uniscono la capacità di rivolgersi a pubblici differenziati e culturalmente stratificati. La gerarchia ecclesiastica cattolica si rese conto dell’importanza dei nuovi media, dal cinema alle trasmissioni radiofoniche viste come una sorta di estensione fisica del pulpito e della cattedra, alla televisione che negli ultimi decenni è stata protagonista di un singolare rilancio del genere agiografico che ha raggiunto il suo apice nel crescente moltiplicarsi di fiction a carattere religioso. Da questo punto di vista si è portata ai massimi livelli di efficacia una strategia mediatica che, nell’Italia del Secondo Dopoguerra, aveva avuto per incubatrice la massiccia diffusione dei rotocalchi, capaci di inserire il prodigioso cristiano nel campo del sensazionalismo con l’entrata in scena di nuovi “impresari” del culto dei santi che si affiancano e in taluni casi si pongono come alternativa alla gerarchia cattolica.

Info: www.viella.it